Tecnica chirurgica iFuse

Fusione mininvasiva dell'articolazione sacroiliaca

Procedura

La procedura prevede tipicamente l'inserimento nell'articolazione sacroiliaca di tre impianti in titanio, per stabilizzarla e fonderla.

Gli impianti hanno una lunghezza compresa tra 30 mm e 90 mm, con incrementi di 5 mm, e diametri di 4,0 e 7,0 mm. Questi impianti vengono applicati nell'articolazione sacroiliaca (SI) utilizzando un sistema cannulato e strumenti per proteggere i tessuti molli.

La procedura minimamente invasiva viene eseguita attraverso una piccola incisione e richiede all'incirca un'ora di tempo chirurgico. Il trattamento con iFuse può ridurre al minimo le complicanze spesso riscontrate con gli interventi chirurgici a cielo aperto, come le emorragie e la durata media della degenza. ^{61, 62, 63}

La procedura può essere eseguita con dispositivi di navigazione. Gli strumenti iFuse-Navigation™ sono progettati per consentire ai chirurghi che utilizzano il sistema di imaging Medtronic O-arm^® e il sistema di navigazione StealthStation™ di eseguire la procedura di fusione dell'articolazione sacroiliaca iFuse di SI-BONE.

Vantaggi della chirurgia mininvasiva (MIS) rispetto a quella tradizionale

Sono numerosi i vantaggi potenziali della tecnica chirurgica mininvasiva (MIS) iFuse rispetto alla tradizionale fissazione chirurgica dell'articolazione SI, tra cui:

• Incisione più piccola
• Minore danneggiamento dei tessuti molli
• Irritazione minima dei tendini

Rischi

Come con tutte le procedure chirurgiche e gli impianti permanenti, esistono rischi e fattori da tenere presenti associati all'intervento chirurgico e all'uso dell'impianto iFuse. Esistono potenziali rischi associati a iFuse Implant System^®. Non tutti i pazienti sono idonei a riceverlo ed è possibile che non tutti ne traggano beneficio.

Consulta le istruzioni per l'uso di iFuse per una descrizione dettagliata delle controindicazioni, delle avvertenze, delle precauzioni e dei rischi.